Il 29 novembre, III domenica di Avvento, l’Arcivescovo ha stabilito alcuni cambiamenti nella liturgia della Messa, che dovremo renderci familiari:
- La formula penitenziale “Confesso…” prevede l’aggiunta…”fratelli e sorelle”.
- Nel canto del Gloria cambia l’espressione “…uomini di buona volontà” con “…uomini amati dal Signore”.
- La preghiera del Signore, il Padre nostro, avrà queste nuove versioni: “…come anche noi…” “…e non abbandonarci alla tentazione…”.
- Prima della risposta all’invito alla Comunione, il sacerdote dirà: “Ecco l’agnello di Dio, ecco Colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla Cena dell’Agnello” a cui si risponderà come in passato: ”O Signore io non sono degno…”.
Quali sono i criteri del cambiamento?
Questi ritocchi, con l’esperienza di questi anni, ci aiutano a:
- trovare nella Liturgia una fonte significativa per la vita cristiana, come insegna il Concilio Vaticano II°;
- portare ad una partecipazione sempre più attiva, pia e consapevole;
- approfondire ricchezze e potenzialità dei testi liturgici, in fedeltà alla Sacra Scrittura e alla Tradizione;
- migliorare la qualità della Liturgia, perché la vita sia veramente una lode gradita a Dio e la celebrazione cristiana sia un incontro “col Dio vivente”;
- fare in modo che il Messale sia uno strumento per la preghiera, la fede, la spiritualità e la vita della comunità cristiana e di ogni singolo fedele.
il vostro parroco, don Antonio
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