VII CAPITOLO - “L’età degli anziani”
L’Arcivescovo chiama questa età “vocazione per un nuovo inizio”. La Bibbia ci presenta coppie di anziani che fanno parte della storia della salvezza: Simeone ed Anna, Abramo e Sara, Zaccaria ed Elisabetta, Giuseppe e Maria. La loro vita è vocazione anche nella vecchiaia.
La situazione attuale interpella la comunità cristiana a causa del numero così rilevante di anziani. Essi però non sono in problema, ma una sfida per il compimento della vocazione di ciascuna persona. Gli anziani, con la loro presenza, sono una risorsa che offre molti doni. Tanti di loro hanno competenza, desiderio di servire, tempo per mettersi al servizio.
I nonni possono fare molto, e spesso molto fanno, per le loro famiglie: offrono testimonianza di fede, accompagnano i nipoti e danno aiuto alle famiglie dei figli. Gli anziani possono fare molto per le comunità cristiane e per iniziative di bene. Anche quando dicono che non possono più fare niente a causa degli acciacchi dell’età. Per loro si può pregare, si può sorridere, si può dire una parola saggia, buona. Si può dedicare tempo ad ascoltare.
E’ necessaria una proposta pastorale che aiuti gli anziani a vivere la loro vocazione cristiana. Occorre creare occasioni di incontro, percorsi spirituali, capillare presenza per la visita alle persone costrette in casa. Prendersi cura dell’accompagnamento spirituale e umano dei sofferenti, aiutandoli a fare fronte alla malattia, alla disabilità, alla vecchiaia; aiutarli a vivere bene la loro condizione di vita, è soprattutto per noi cristiani un dovere sacrosanto.
don Giorgio
Comments