Questa mattina fra Lorenzo Pagani, anzi, Padre Lorenzo Pagani, originario di S. Edoardo, ha celebrato una S. Messa con noi, sua comunità di origine.
Riportiamo qui il saluto iniziale di don Antonio e l'omelia di fra Lorenzo.
IL SALUTO DI DON ANTONIO
Che grazia fra Lorenzo! Quanta Grazia c’è in te! Tu sai che “Grazia” è il nome della Presenza efficace di Dio in ciascuno di noi: Dio infatti non sta mai fermo e, con il suo “muoversi”, finisce per far muovere anche ognuno di noi. Egli è giunto nel tuo cuore con la sua Parola e, muovendosi, ha mosso il tuo cuore, i tuoi passi, le tue giornate, i tuoi desideri... fino a condurti all’Ordinazione che - permettimi... e non per una “sviolinata dovuta alla buona educazione” - è stata davvero un momento “bello e buono”, come direbbero gli ebrei. E così ora tu sei frate e sacerdote!
Frate, innanzitutto. Cioè “fratello”, se non sbaglio. Questo hai scelto di essere, prendendo in seria considerazione quel dato della nostra fede che è così ovvio, ma in realtà tanto impegnativo: siamo “fi gli” di un Dio che è Padre, quindi siamo anche “fratelli”. E, per di più, il Buon Dio ti ha chiamato ad essere “fratello” proprio dove Gesù ci ha invitato ad essere e a comportarci “fraternamente”; dove però ora la “fraternità” fatica a realizzarsi perchè le tensioni, le incomprensioni, le fatiche, la diversità e le ferite delle tante storie sono di casa; dove comunque lo stile della “fraternità” rimane l’unico capace di dialogare con tutte le parti in causa, da almeno otto secoli (da tanto infatti i Francescani sono “custodi” dei luoghi vissuti da Gesù).
Sacerdote, dal 29 giugno. Cioè colui che “da-il-sacro”, dice l’etimologia. E anche la pratica del ministero. Tu potrai essere ora autenticamente “fratello”, se darai ciò-che-è-sacro (cioè la Presenza di Dio) nella Parola che proclamerai ed insegnerai; nei Sacramenti, che sarai chiamato a celebrare; nella Carità che sarai tenuto a vivere e a presiedere. Saranno anche questi i tuoi strumenti di “dialogo” e di “fraternità”, che ti permetteranno di “inter-cedere”, cioè di metterti nel mezzo, non perchè vorrai fuggire una presa di posizione, ma perchè vorrai piuttosto realizzare il compito che ci ha affidato Gesù di generare comunione, di offrire possibilità, di esercitare quel potere straordinario che Lui stesso ci ha mostrato e regalato: quello di dare la vita, come ci dice il Vangelo di Giovanni.
Fra Lorenzo: grazie per ciò che sei, perchè provi a realizzare nella tua vita quella parola che ti ha detto Gesù e che corrisponde alla tua “vocazione”.
Chissà che il Buon Dio conceda a tanti altri di sentire la sua bellissima voce e il suo desiderio di creare - anche attraverso di noi - quella pace “fraterna” che Lui desidera per ciascuno!
il tuo parroco don Antonio
L'OMELIA DI FRA LORENZO
"Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti."
Cari fratelli e sorelle, Il Signore vi dia pace!
Con queste parole san Francesco d'Assisi era solito salutare ogni persona che incontrava nel suo cammino ed iniziare ogni sua predica e volle anche, come scrisse nel suo testamento, che i suoi frati facessero lo stesso; ed è con l'augurio della pace che solo Gesù può donare che anche io mi rivolgo a ciascuno di voi; pace che in questi tempi difficili è tanto necessaria, attesa e desiderata soprattutto nel contesto nel quale il Signore mi ha chiamato a servire ovvero quello del Medio oriente.
Vivendo ed operando ormai da diversi anni in Terra Santa, terra tanto bella e ricca quanto purtroppo anche martoriata, ho capito che l'unico modo per seminare pace, giustizia e riconciliazione è quello di cercare di vivere con autenticità e radicalità il Vangelo e il messaggio di Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio; annunciandolo non solo con le parole ma soprattutto con le opere, opere spesso piccole, agli occhi di molti quasi insignificanti ma dal potere trasformante; piccoli atti di gentilezza, di cortesia, di aiuto, sguardi di accoglienza e amorevolezza verso il prossimo che in un ambiente saturo di divisioni e avversità diventano piccoli semi capaci di trasformare la realtà a partire dalla quotidianità, in un luogo più umano, quindi più divino.
Nel Vangelo di oggi [NDR: il Signore Gesù ancora una volta ci mostra la via per diventare autentici portatori di salvezza e di pace per l'umanità, per diventare i primi ma non nella logica del mondo ma in quella di Dio.
La via non è quella usata ancora oggi da molti governati e uomini di potere che dominano e opprimono, ma quella dei santi! la via del servizio e della donazione gratuita basata sul modello e la testimonianza di Gesù che donò la sua vita e ancora oggi si dona sull'altare per la nostra salvezza e felicità piena.
Servire con umiltà e chinarsi con amore verso le miserie e le ferite del prossimo donando tutto noi stessi è la via maestra per diventare strumenti di riconciliazione e di pace in un mondo ferito dall'odio, dall'indifferenza e dal relativismo.
Cari fratelli e sorelle, In questo momento il mio cuore è pieno di molta gioia e di tanta gratitudine e non vi nascondo la mia emozione per tutto quello che il Signore ha operato e continua ad operare in me e in special modo per il dono del sacerdozio che ho ricevuto qualche giorno fa.
Vorrei innanzitutto, ringraziarvi di cuore per il vostro affetto, per la vostra vicinanza ma soprattutto per le vostre preghiere che mi hanno accompagnato in questo tempo di formazione fino ad oggi.
Ma anche per la grande generosità che avete dimostrato nella raccolta fondi, in occasione della mia ordinazione, e in favore della piccola comunità parrocchiale di Gaza, devastata dal flagello della guerra, indebolita dalla mancanza di beni primari ma forte nella Fede in Cristo Gesù, principe della pace e vero pastore che non abbandona mai nessuna delle sue pecore.
Grazie per la vostra generosità, Dio ve ne renda merito!
E' per me motivo di immensa felicità poter celebrare qui nella mia amata sant' Edoardo, questa Eucaristia con voi e per voi.
Ripenso al tempo della mia conversione e del mio riavvicinamento alla Chiesa, alla mia adolescenza in oratorio, ai miei amici, ai tanti volti di bambini, giovani, famiglie ed anziani incontrati sulle strade di questo quartiere, alla inquieta ricerca della volontà di Dio e al discernimento vocazionale, alle tante preghiere effuse su questi banchi e al tempo trascorso in ascolto della Parola di Dio che mi hanno portato a percepire la sua speciale chiamata a consacrare tutta la mia vita al suo servizio e a dire il mio si a lui per sempre ed ora ad essere sacerdote, pastore e suo ministro.
E penso... quanto è grande il buon Dio !
Che questa Eucarestia divenga realmente un rendimento di grazie al Signore che continua a benedire, guidare e proteggere questa comunità, questa porzione del suo popolo santo e a chiamare giovani al suo servizio.
Grazie ancora a tutti voi!
E per favore continuate a pregare per me, per il mio ministero sacerdotale e per la mia nuova missione in Libano nella formazione dei candidati alla vita francescana, nel servizio ai poveri e nello studio della lingua araba.
Dio vi benedica!
Vi aspettiamo martedì 16 luglio ore 21.00:
Un caffè con FRA LORENZO
chiacchierata sulla Custodia di Terra Santa
presso il Salone di V.le Alfieri 14
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