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Ma che bello riprendere! …soprattutto con due Feste Patronali


È proprio bello ritrovarsi, no? e ancora più bello riprendere. Che cosa? gli impegni? le cose da fare? i compiti? le scadenze? Ma nooooooooo, niente di tutto questo innanzitutto. Prima di tutto dunque è bello riprendere a vedersi, a raccontarsi, a stare insieme, con Gesù e tra noi.


È bello poter trovare il tempo di farsi presenti e vivi e - lasciatemelo dire - di radunarsi insieme attorno a quel “tavolo di casa” che è l’altare delle nostre chiese. Mi immagino proprio Gesù che è già lì seduto, come se fosse in una delle cucine delle nostre case, che ci aspetta con tanta pazienza e con un fare sornione. Che desidera e attende solo di ascoltare i nostri racconti: vuole sapere come abbiamo trascorso le nostre vacanze, come abbiamo vissuto il nostro preziosissimo tempo libero, vuole ricordare i momenti vissuti insieme a lui, magari seduti ad ammirare un tramonto sul mare o un panorama a 360 gradi. Oppure semplicemente ha voglia di dirci che gli siamo mancati...


È bello poter ascoltare i racconti dei viaggi e delle giornate che ci hanno fatto diventare più “ricchi-dentro”, che ci hanno fatto assaporare le Bellezza, che ci hanno riportato la gioia di un amico, che ci hanno fatto ritrovare qualche pezzetto della nostra storia, che ci hanno fatto recuperare i nostri affetti, che ci hanno permesso di concedere spazio e tempo al cuore. Tutto questo ci è servito per ritrovare quell’umanità e quell’identità che è il dono più bello che Dio ha fatto a ciascuno e che gli impegni, le cose-da fare, i compiti e le scadenze coprono di ansia e nervosismo e... poi ci dimentichiamo di averlo! Sono proprio brutte quelle ferie/ vacanze/giorni-di-riposo che passiamo nello stesso modo, cioè riempiendoli di impegni, cose da fare, compiti e scadenze, dimenticando così ciò che ci rende belli: la gratuità, appunto!


Ecco perchè è bello riprendere e riprendere con le nostre Feste Patronali: perchè sono ciò che ci permette di vivere la gratuità: quella delle persone che si incontrano, quella del tempo passato insieme, quella che permette alle feste di “prendere corpo” grazie al volontariato dei tanti che lo fanno con passione, quella di coloro che vogliono provare ad inserirsi, quella di chi prova ad accogliere le proposte di preghiera, di cultura, di divertimento che riempiono programmi, volantini e palio... quella gratuità che nelle più diverse forme fa intuire la Gratuità di Dio e che tanto la Santa Croce quanto Sant’Edoardo ci hanno rappresentato al vivo, sotto gli occhi.


Non possiamo essere felici senza gratuità: le vacanze e le Feste Patronali ce lo ricordano. Meglio, ci ricordano quel comando di Gesù che il Vangelo ci regala: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Il segreto della felicità sta tutto in quell’avverbio: “gratuitamente”. Gesù lo sa e ce lo comanda addirittura, perchè vuole vederci e saperci felici. A noi chiede la fantasia e il coraggio di poter pensare che riprendere, anche con le nostre Feste Patronali, possa essere una possibilità di gustare la Bellezza della Gratuità. Se no, perchè investiremmo così tante energie in tutto questo? Vi aspetto, anzi ci aspettiamo, seduti attorno un tavolo o in movimento attorno ad esso... proprio come capitava nella cucina della casa di Betania, con Lazzaro, Marta e Maria!


il vostro parroco don Antonio

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