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Maria... andò - II settimana di Avvento


Perchè Maria non stette proprio ferma. Anzi, si alzò, cioè, “risorse” per andare da sua cugina Elisabetta. Quell’annuncio dell’Angelo Gabriele che vediamo tutte le volte che entriamo nelle nostre chiese ci ricorda proprio quello che ha mosso Maria. Quel giorno e da quel giorno Maria non si mosse a caso: aveva qualcosa da dire e qualcuno a cui dirlo.


Papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù di quest’anno così scriveva: Gesù è la risposta di Dio di fronte alle sfide dell’umanità in ogni tempo. E questa risposta, Maria la porta dentro di sé quando va incontro a Elisabetta. Il più grande regalo che Maria fa all’anziana parente è quello di portarle Gesù. Sicuramente anche l’aiuto concreto è preziosissimo.


Ma nulla avrebbe potuto riempire la casa di Zaccaria di una gioia tanto grande e di un senso così pieno come la presenza di Gesù nel grembo della Vergine, diventata tabernacolo del Dio vivo. In quella regione montuosa Gesù, con la sua sola presenza, senza dire una parola pronuncia il suo primo “discorso della montagna”: proclama in silenzio la beatitudine dei piccoli e degli umili che si affidano alla misericordia di Dio...


Dunque, Dio, prima delle opere di Dio, direbbe il Card. Van Thuan. Perchè è Lui che ci indica e ci fa vivere quella gratuità che rende vera e autentica ogni nostra “opera”, ogni nostra “azione”, ogni nostra “parola”, ogni nostra “scelta”. E non ruba niente a nessuno, per il semplice motivo che Lui è il nostro bene e vuole il nostro bene.


Guardare a Lui prima che a coloro a cui vogliamo bene non è privare qualcuno o qualcosa di priorità o di energia: Chi - non è un errore il maiuscolo... - ci dona lo Spirito Santo sa darci le energie giuste e necessarie e sa illuminarci sulle opere-azioni-parole-scelte necessarie e prioritarie.


Maria sa che il tempo e le energie dedicate a Dio non tolgono nulla e niente a nessuno. Tutt’altro! Donano quella semplicità che è assolutamente indispensabile, perchè la felicità e la pace del Regno di Dio arrivino ad accarezzare ogni persona, ogni casa, ogni situazione, ogni bisogno. Donano quella lucidità che permette di affrontare ogni decisione, ogni confronto, ogni questione con la dovuta consapevolezza.


Ogni momento dedicato a Dio è un regalo infinito che facciamo a Lui, a noi e a chi incontriamo. Ogni istante regalato a Dio è una pennellata di quel colore che chiamiamo “carità” e che vogliamo dare alle nostre giornate, perchè siano vissute e anche “stravissute”, “senza tregua” e “fantastiche”, come cantava qualcuno qualche annetto fa. Non perchè piene e strapiene di impegni, di cose da fare, di scadenze, di commissioni, di appuntamenti, ma perchè “dense di qualità di vita”.


Noi ci “alziamo e andiamo” perchè vogliamo dare spessore al nostro tempo, perchè non vogliamo vivere per niente o per nessuno. Crediamo in Gesù e crediamo perciò che una vita vissuta è una vita donata: Lui ce l’ha donata e ci ha fatto pure vedere, anche attraverso Maria, che si può davvero donare!


il vostro parroco don Antonio

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