Preghiamo insieme, rispondendo all'appello di Papa Francesco
L'APPELLO DI PAPA FRANCESCO
Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale.
E ora vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.
Vogliamo anche noi accogliere l’appello di papa Francesco. E prendere in mano insieme le “armi di Dio”, quelle che ci suggerisce Gesù, e cioè la preghiera e il digiuno. Mercoledì 2 marzo alle ore 20.00 celebreremo la S. Messa per chiedere il dono della pace. Sarà una preghiera fatta in contemporanea con tutte le parrocchie di Busto Arsizio, in comunione e in un orario che dia la possibilità di vivere l’esperienza del digiuno.
Il digiuno è una forma di condivisione di quella situazione che tanti uomini e donne dell’Ucraina stanno vivendo in questo momento. Non solo, permette anche di destinare quello che spenderemmo per la nostra cena alla raccolta fondi che Caritas Ambrosiana ha destinato al sostegno della Caritas Ucraina e delle Caritas Nazionali degli stati che stanno predisponendo l’accoglienza dei profughi.
La preghiera poi ci permette di mantenere desta la nostra coscienza e la nostra sensibilità: è lo strumento migliore per vedere la storia con gli occhi di Dio, dal punto di vista di Gesù Crocifisso, che ha vissuto sulla sua pelle il male e la violenza del mondo.
Può essere un piccolo gesto, ma sono i piccoli gesti che costruiscono uno stile… e uno stile di pace!
il vostro parroco don Antonio
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