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QUARESIMA 2023: Amen: vivere... di Battesimo

Diamo il via a questa Quaresima lasciandoci orientare nel cammino dalle parole e dalla guida del nostro parroco, don Antonio.

Si può proprio vivere di Battesimo. Perchè il Battesimo è inizio e principio di vita. Lo sapevano bene i primi cristiani che costruivano i fonti battesimali con 8 lati, come potete vedere da quella fi gura che ho riportata qui a lato. È la piantina

del Battistero di Agrate Conturbia (Novara), molto simile a quello che siamo andati a vedere ad Arsago Seprio. Perchè 8? Perchè 7 sono i giorni della creazione e i giorni della settimana, ma l’ottavo giorno è il “giorno che non fi nisce”, è il tempo della vita che non termina, di quella vita che non è solo perfetta, ma che è anche e proprio divina. Si entra, con il Battesimo, in una vita nuova! E quando ricordi il Battesimo, ritorni al cuore della tua vita. Ecco perchè quest’anno vogliamo vivere la Quaresima come un’occasione per dire con la convinzione di chi ha un po’ di coscienza: Amen. Il primo “Amen” infatti lo abbiamo detto proprio il giorno del nostro Battesimo.

Anzi, a dire il vero, molto probabilmente, lo hanno detto altri al nostro posto. Bene, è giunto il momento di dirlo noi. In tutta consapevolezza.


Amen infatti significa: “io credo”. È un bellissimo verbo in ebraico. Ha un duplice significato: “stare ben saldi” e “credere”. Credere - per un ebreo abituato ai passi incerti sui sentieri rocciosi della Terra Promessa - è un desiderio, è camminare sicuri, convinti e spediti. Sicuri, perchè la roccia su cui si mette il piede è quella di Dio, roccia su cui si può costruire anche una casa, certezza vera e fedele, sempre presente, anche nel deserto della vita. Convinti, perchè i passi sicuri sono anche passi ben scelti, sotto la guida di Chi sa condurre il suo popolo alla Terra Buona, là dove non manca la serenità e la pace, dove vive il bene. Spediti, perchè chi ha il passo sicuro e convinto non può che avere ben chiara anche la meta e l’obiettivo: sa chi è, dove vuole andare e la tenacia non gli manca.


La Quaresima allora, vuole essere un richiamo al “principio” della nostra vita cristiana perché diventi il “principio”, il criterio di ogni passo, di ogni scelta, di ogni azione. Anche perché il Battesimo mi dice che ho sempre “in” me Qualcuno che mi vuole, mi rispetta, mi ama, mi desidera e mi cerca. Ma non si sostituisce mai a me: anche Lui ha lottato in prima persona contro il male, come ci ricorda il vangelo di oggi! E allora diventiamo protagonisti della nostra vita, diventiamo quello che siamo e che il Buon Dio ha voluto, non rinunciamo a una Buona Quaresima!


il vostro parroco don Antonio

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