Due simboli, che insegnano anche a noi, soprattutto alla vigilia della Festa Patronale...
C’è proprio da esserne orgogliosi: Sant’Edoardo è un “signor” patrono! Prendi solo i caratteri con cui viene rappresentato: l’anello e lo scettro. Indiscussi simboli di potere, ma con due precisazioni assolutamente fondamentali. Anche per noi.
L’anello - con una pietra preziosa rigorosamente rossa - ricorda una leggenda. Sulla via dell’Abbazia di Westminster, Edoardo un giorno venne affiancato da un mendicante: il re cercò nella propria borsa del denaro, ma non trovando nulla, senza esitazione si sfilò il prezioso anello dal dito con lo splendido zaffi ro rosso e lo diede all’uomo che, ringraziando, si allontanò da lui. Anni dopo, il re ricevette la visita di due pellegrini in Terra Santa, i quali raccontarono di aver avuto un’apparizione di S. Giovanni Evangelista - a cui Edoardo era molto devoto - e che questi gli avesse detto di aver ricevuto l’anello anni prima, mentre egli era travestito da mendicante. Ad essi perciò il Santo aveva dato ordine di restituire l’anello al re. Dissero poi che S. Giovanni Evangelista avrebbe visitato Edoardo in paradiso sei mesi dopo; esattamente sei mesi dopo, Edoardo morì. Ogni gesto di vera carità e di servizio (ricorda che S. Giovanni è l’evangelista che ci ha raccontato la lavanda dei piedi...) dura per sempre ed è un attimo di “vita eterna”.
Lo scettro poi è anch’esso rappresentato con la colomba dello Spirito Santo sulla sua sommità. Perchè le responsabilità non sono un esercizio di potere, ma di servizio. Quando l’esercizio delle responsabilità dimentica il servizio, scade nella prepotenza, nell’esclusione, nell’arroganza... Cose tutte che tengono abbondantemente lontano quello Spirito Santo di cui abbiamo assolutamente bisogno e che colora di bellezza la nostra vita. E che è lo Spirito della Trinità, lo Spirito Santo, la Carità di Dio.
Due inviti assolutamente fondamentali e precisi. Anche per noi e per la nostra comunità. Soprattutto alla vigilia di questa nostra Festa Patronale!
don Antonio, il vostro parroco